trans
LA mia prima volta enfemme
di Laura65
24.09.2024 |
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"E il resto? Ci pensai un pò ma prima mi spogliai e mi rievestii da uomo..."
Mi ero decisa.Era giunto il momento per me di dar sfogo al desiderio di trasformarmi in Laura.
Con la scusa di aver perso una scommessa ero riuscita a depilarmi integralmente ed ora avevo la pelle liscia .
Per un colpo di fortuna alla mia compagna piacque il mio corpo liscio e mi diede pure una mano a depilarmi sulla schiena e in punti dove non ero riuscita a farlo
Ricordo che quella sera lei fece sesso con me con un trasporto che erano tempi che non accadeva, continuava a palpeggiarmi e a strusciare le sue gambe con le mie.
Il primo traguardo lo avevo raggiunto con successo.
Ora dovevo procurarmi l’occorrente per la trasformazione, lasciano il trucco come ultima tappa della mia trasformazione.
Di piede portavo la 42 per cui negozi dei centri commerciali difficilmente avevano questa misura esposta e forse neanche in magazzino.
Per le misure della lingerie sarei andata sulla xl decisa, così come per gli abiti.
Quindi mi presi un permesso dal lavoro per girare per i siti internet e trovare tutto l’occorrente.
Fortuna volle che quella settimana la mia compagna sarebbe stata in trasferta e quindi avrei potuto gestire i ritiri dei pacchi in tranquillità.
Iniziai con la lingerie e scelsi un sito dove acquistai alcuni perizomini, rigorosamente neri, un paio di guepierre e due sottovesti sexy, sempre nere.
Passai poi su un noto sito tedesco per le scarpe e il resto del vestiario.
Due paia di decolletè chiuse nere con laccio alla caviglia e con tacco a spillo da 10 cm.
Minigonne ce n’erano tantissime ma non tutte erano super corte come piacevano a me, poi ne trovai un paio nere che sembravano più corte delle altre : una era a tubino con spacco laterale e l’altra con le pieghe.
Trovai due camicette , una bianca e una nera, e poi due miniabiti neri.
Passai poi a cercare un sito per le parrucche e trovai un sito cecoslovacco dove ne acquistai un paio più alcuni dildo e vibratori anali.
Non mi preoccupai per i reggiseni, li avrei trovati in qualche centro commerciale dove avrei preso anche le calze e le autoreggenti.
Per il rossetto avrei usato quello della mia compagna e per il trucco, ci avrei pensato con la mia amica sorellina, quella che mi consigliò di provare a diventare femmina e con cui avrei fatto la mia prima uscita enfemme.
Ed ora l’attesa per l’arrivo di tutti i prodotti, ero eccitata al pensiero ma dovevo aspettare qualche giorno.
Il tempo sembrava non passare mai ma alla fine arrivarono tutti in due giornate diverse e mi feci trovare pronta a riceverli.
Non vi dico quanto ero eccitata già all’arrivo dei primi pacchi che no volli aprire tutti per aspettare anche gli altri.
Aprii tutti i pacchi con l’emozione di una bambina che a Natale apre i pacchi regalo sotto l’albero.
Erano tutte cose nuove e bellissime.
Cominciai a disporre tutto sul letto, mi spogliai e provai tutto.
Prima indossai le autoreggenti nere velate e le smagliai subito. Conoscendomi ne avevo acquistate 4 paia per cui ne usai altre. Quella matitna mi ero di nuovo ridepilata perchè volevo essere liscia e vellutata.
Il nylon sulla pelle mi fece avere un’erezione, non riuscivo a controllarla, era bellissimo.
Finito di indossarle mi guardai allospecchio, che gambe belle che avevo.
Infilai un perizoma e poi mi sedetti sul bordo del letto per le decolletè, ebbi qualche problema con il laccetto sulla caviglia perchè la serratura era proprio piccola.
MI alzai in piedi, sempre davanti allo specchio e ... mi venne ancora più duro. Allora preferii segarmi così da calmarmi, scostai il perizoma e mi masturbai fino a venire nella mia mano che leccai tutta.
Andai in bagno a pulirmi il clito e mi venne naturale camminare su quei tacchi.
Ritornai in camera e provai i miniabiti , le minigonne, le camicette e le due parrucche. Ogni volta, che mi ammiravo allo specchio, mi eccitavo
Mi chiedevo se quell’eccitazione l’avrei sempre provata e speravo che con il tempo calasse. Sbagliato ancora oggi mi eccito come fosse la prima volta ma per fortuna ho imparato che usando la tecnica del tucking riesco a limitare la libido.
Tutto nuovo e tutto bellissimo. Ora avevo un problema a cui, nell’euforia di trasformarmi ,non avevo pensato: dove nascondere tutto?
Le scatole dei pacchi sarebbero finite subito giù nel contenitori della carta.
E il resto? Ci pensai un pò ma prima mi spogliai e mi rievestii da uomo.
Ricordavo di avere in garage un trolley mai utilizzato da tempo, scesi e lo portai su in casa. Non ricordavo le cifre di apertura..ma poi li trovai.
Riposi li tutto , lo richiusi e lo riportai in garage dove lo avevo preso. Tutto era al sicuro.
Tornato disopra chiamai lamia amiica chiedendole quando ci saremmo potuti vedere, non volevo dirle che mi sarei presentata enfemme, era una sorpresa.
Ci accordammo per la sera del giorno successivo, quindi mi sarei di nuovo dovuta ritoccare i maledetti peli ma non era un problema se bella femmina volevo apparire.
Mi venne una curiosità su come la mia amica fosse sempre pulita internamente per cui la richiamai per chiederglielo.
Lei fu sorpresa ma comunque mi rispose che si faceva una doccia anale .
La ringrazai ma non ebbi capito. Cercai in internet e trovai la risposta: doccetta anale.
Mi venne in mente che avevamo una peretta per clisteri in gomma, poteva andare benissimo.
Volevo liberarmi ed essere pulita anche dietro nel caso lei volesse slinguarmi la fichetta, una cosa che quando lei la riceveva mugolava.
Il pomeriggio del giorno dopo presi un permesso e mi preparai per bene.
Una bella doccia con depilazione finale.
Il mio clito era bello liscio così come la mia fichetta, idem per i miei capezzoli.
Avevo preparato della camomilla che avevo fatto intiepidire, per usalra con la peretta per farmi clisteri soft e pulirmi la fichetta.
Ce ne vollero 5 per vedere scendere acqua tersa.
Bene ora dovevo prepararmi.
Avevo deciso di indossare la lingerie sexy e sopra una tuta. Il resto lo avrei messo quando sarei arrivata vicina a casa sua. Volevo presentarmi enfemme.
Il giorno prima e la sera ero andata a prendere la decolletè per indossarle e per provare a camminarci il più possibile. Abitando in una villetta, non c’era nessuno sotto o sopra che sentisse i tacchi.
MI sentivo sicura ma unconto è il pavimento lisico e unconto l’asfalto dei marciapiedi. Sarei stata attenta, altro non potevo fare se volevo arrivare femminile.
Scelsi le autoreggenti e uno string, il resto composto da camicetta minigonna e parrucca finì in un borsone , insieme ad una giacca della mia compagna. Purtroppo il borsone me lo sarei portata dietro, pazienza, poco femminile e non avevo nemmeno pensato alla borsetta.
Che stordita ma era la mia prima volta enfemme!
Indossai la tuta e un paio di scarpe da ginnastica, nuove di pacca.
Uscii e mi diressi dalla mia amica, fiusto una ventina di minuti. Lei abitava al primo piano di un condominio a due piani.
Mi fermai prima di arrivare inun posto isolato e mi cambiai. Era primavera. Usci dalla macchina mi tolsi la tuta, indossai la mini, la camicetta e la giacca. Rimisi la tuta nel borsone. Rientrai in auto e li indossai la parrucca a caschetto e mi misi il rossetto, cosa che avevo provato più volte a casa.
Una buona spruzzata di profumo della mia compagna e via per incontrare la mia amica.
Guidai ancora con le scarpe da ginnastica slacciate, non mi fidavo di usare le decolletè.
La chiamai quando parcheggiai l’auto davanti a casa sua così mi avrebbe aperto il portone.
Prima di scendere indossai le decolletè ed infilai pure le scarpe dentro ad un sacchetto e poi nel borsone.
Era la mia prima votla on the road anche se per pochi metri.
Ero eccitata e spaventata. Per fortuna che il pezzo di marciapipede era i nbuone condizioni. Se qualcuno mi stesse guardando, vedendo la lentezza della mia caminata, avrebbe pensato ad una anziana signora !
Arrivai sana e salva alportone che era aperto, da li un rampa di scale mi seprava dalla porta dell’appartemento.
Non incontrai nessuno.
Bussai e lei cenne ad apririmi. Rimase di sasso. A bocca aperta.
“Posso entrare?”.
“Si certo scusami e che....”.
“Piaciuta la sorpresa?”.
“Diamine che troia che sei!”
“Già mi offendi!Poi sai che ti suclacico sgualdrina!”
Si mise a ridere mentre richiudeva la porta.
“Tesoro sei uno schianto. Te lo dicevo che saresti stata mlto femminile”.
“Grazie..si ricordo che me lo dicesti”.
Lasciai cadera il borsone a terra ,l’attirai a me e la slinguai, abracciandola stretta. I nostri clito si mossero.
Ci spostammo in camera da letto.
Lei indossava un negligè trasparente nero, un reggiseno a triangolo e uno string neri, autoreggenti nere velate e decolletè. Non aveva bisogno di parrucca perchè aveva i suoi capelli naturali lunghi alle spalle.
Trucco sempre molto marcato ma su di lei era perfetto.
Mi tolse la giacca, che finì per terra. Via la camicetta e la mini.
Si fermò per ammirarmi .Mii chiese di girarmi. Lo feci e disse:”veramente bella, Ti manca un pò di trucco ma lo vedremo dopo. Ora vieni qui e fammi tua...troia!”
Non me lo feci ripetere. I nostri clito erano già in azione.
In poco tempo ci stavamo spompinando a vicenda. Eravamo tutte due infoiate. Sbocchinavamo ad un ritmo mai fatto prima mentre ci sditalinavamo con uno , due e tre dita.A cercare di stimolare dall’interno.
Venimmo quasi insieme. Io no miaccorsi che stava per inondamri la bocca con la sua cremina e quando avvenne lo avevo tutto in bocca per cui mi inondò la gola ma feci in tempo a tenermene un pò in bocca perchè riuscii a prendere i successivi fiotti. Più buona e sporita del solito.
Poi limonammo mentre ci palpeggiavamo i corpi. Le nostre lingue con i nostri umori mischiati.Bellissimo.
Ci rinfrescammo in bagno e mi rimisi il rosssetto...tutto sbavato.
Pronte per riprendere sedute sulbordo del letto naciandoci e masturbandoci a vicenda.
Le venne duro quasi subito per cui mi chinai e la spompinai per bene mentre lei continuava a masturbrmi.
Mi venne in bocca e bevvi tutta la cremina calda. Ci baciammo di nuovo. La fece mettere a cvalcioni su di me di fronte a smorzacandela.La penetrai piano e lei inzio a scoparsi al suo ritmo mentre continuavamo a baciarci.
Ero eccitatissima e lei anche. Quando sntii che stavo per venirle dentro. Cominciai a spingere io. Lei si inarcò indietro aspettando di essere ingravidata. Venni da li a poco mentre lei mi gocciolava sul mio ventre da moscia.Come una femmina.Gli accadeva spesso a smorzacandela.
Ci abbracciamo e limonammo di nuovo a lungo.
Poi ci stendemmo esauste sul letto continuando a limonare e a palpeggiarci.
Due femmine avevano fatto l’amore
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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